La Sala degli Stemmi
In Piazzetta delle Biade, attaccata alla Piazza Maggiore si trova il Palazzo Pretorio, oggi Municipio. La grande sala, appena varcata la soglia, guida la memoria a Venezia e ai suoi podestà.
Il Salone degli Stemmi è parte integrante dell’edificio, ricostruito dopo l’incendio del 1510. Presenta i simboli dei podestà che si sono succeduti nel governo della città (sono presenti circa 40 stemmi). I podestà rimanevano in carica circa 16 mesi, avevano il proprio alloggio privato nelle stanze adiacenti. Ci sono due grandi lampadari di Murano che illuminano il soffitto con travature alla “sansovina”, in legno dipinto com’era in uso nel 1500. Le due travi che attraversano orizzontalmente la sala riportano dei disegni alternati, entro clipei, uno con lo stemma della città con castello su fondo rosso e l’altro con il simbolo della Serenissima: il leone marciano su sfondo celeste.
Il gonfalone della Città si presenta con sfondo rosso, castello d’argento e il motto “Nec Spe Nec Metu” (né con speranza né con timore).
La parete di fondo è affrescata con il leone di San Marco. Tra la testa e la zampa anteriore appare un paesaggio con castello, la stessa zampa sorregge un libro aperto. Soldati a cavallo con delle armi sono raffigurati sotto la pancia e tra le zampe posteriori ci sono delle navi. Evidente è la coda del leone in alzata. Nel periodo in cui l’affresco viene realizzato Venezia conferma di avere possedimenti in terraferma (paesaggio di colle con fortificazione), di trovarsi in una città che l’accetta (libro aperto), avere in corso una battaglia (guerrieri in armi), di avere possedimenti anche sul mare (navi) mentre la coda in su indica una Serenissima fiera, che sta in movimento, avanzando, conquistando.
A terra si trova una fioriera in ferro battuto opera Carlo Rizzarda
Il salone è accessibile negli orari di apertura al pubblico degli uffici comunali e nel periodo estivo, alla domenica per visite guidate.